Convento e Chiesa dei Padri Cappuccini

Coordinate geografiche: [37.927628, 14.087512]

La chiesa di Santa Maria degli Angeli risale alla fine del 1500,  data in cui vi si insediano per l’appunto i Cappuccini. Tuttavia la struttura è stata notevolmente rimanegiata sia nel ’700 che nel ’900 con pesantissime aggiunte e lacerazioni.

L’interno è ad un’unica navata e lo sguardo è subito indirizzato verso l’altare maggiore ove è posta una grande tela raffigurante la Madonna degli Angeli. Codesta tela fu dipinta da Antonio Catalano nel 1601. Il dipinto può essere diviso in due parti: una superiore che raffigura la Madonna e il Bambino e l’altra che raffigura dei Santi adoranti. La Madonna è seduta al naturale su un piedistallo di nuvole ove sono incastonati dei putti, il Bambino è in posizione eretta sulle ginocchia di Maria e indica con le manine le due schiere di Angeli alla sua destra e alla sua sinistra. Oltre alle folate di Angioletti nudi, ve ne sono 6 (tre a destra e tre a manca) che suonano amorevolmente degli strumenti: violino e mandolino da un lato, flauto e arpa dall’altro (un Angelo per lato canta); scrutando bene si nota che gli Angeli costituiscono delle colonne culminanti in un arco che costituisce il suo vertice con due puttini che sostengono una corona in capo a Maria. Il fondale è un insieme di intensi bagliori che illuminano amorevolmente le chiare vesti dei presenti. La luce sta ad indicare la bontà divina. I Santi invece sono avvolti nell’oscurità e solo le loro vesti sono irrorate dalla luce Divina. Sono San Ludovico, riconoscibile dal libro e dalla palma del martirio, San Francesco riconoscibile dall’abito e dalla Croce, Santa Chiara che è anche l’unica presenza femminile e viene identificata grazie all’ostensorio e San Placido riconoscibile dal pastorale. Tutti i Santi hanno delle sottili aureole.

Gli altari sono inoltre ornati da preziose intarsiature, opera dei religiosi del convento. Tra tutti primeggia l’altare maggiore opera di frà Vincenzo Bruno da Catania: un immenso reliquiario a scomparti chiusi, che accoglie le spoglie di diversi martiri, statue e il corpo di San Teofilo. Nella chiesa sono conservate preziose reliquie portate nel 1830 da Roma da padre Antonio Conoscenti come quelle di 10 martiri: SS. Marcellino, Orsolo, Probo, Valerio, Mercuria, Chiara, Placido, Leonzia, Sabina e Paola.

La chiesa è inoltre adorna di alcuni intagli di Giovanni Guzzio,  orgoglio dell’artigianato castelbuonese che lascia tracce di se sugli altari e sulle cornici.

Gli altari laterali sono ben 4. partendo dall’ingresso abbiamo:

  • l’altare di Sant’Antonio da Padova che ospita la bellissima tela del Santo e un piccolo simulacro di Maria Bambina del XVIII sec. (cera , vesti e gioielli).
  • l’altare di Sant’Anna che ospita la tela di Sant’Anna metterza, incorniciata da un fastoso tempietto, e il gruppo settecentesco in ceraplastica della famiglia di Sant’Anna.
  • l’altare di Maria Santissima di Fatima (già di San Francesco) ospita la bella statua della Madonna opera di Luigi Maniscalco di Aqua Viva Platani. L’autore volle imprimere sul volto della Madre di Dio le caratteristiche di diverse ragazze locali, soprattutto delle figlie degli appartenenti al Terz’ordine francescano. la statua fu consegnata alla cittadinanza il 25 giugno dopo la solenne benedizione (a Cefalù) da parte del Vescovo. la corona che ha in mano la madonna è un dono di Papa Paolo VI.
  • l’altare del Santissimo Crocifisso ospita una bellissima statua di ottima fattura del XVII sec. ad accogliere il fedele “a braccia aperte” sta la statua di San Francesco in cartapesta leccese, opera del Guacci.

Oggi al convento cappuccino si è aggiunto anche un monastero di clarisse che grazie alla loro operosità hanno ridato luce ai giardini contenenti alcune sculture raffiguranti San Francesco e Santa Chiara.

Le feste celebrate in questa chiesa sono: la candelora, San Francesco, Santa Chiara, Sant’Elisabetta D’ungheria.

da:  http://castelbuonizzando.wordpress.com/